Rupi & Pio vedono: “Arrival” Cancellate l’immagine del poster che vende malissimo il prodotto e dimenticate un trailer per l’Italia che fa danzare un - Indipendece Day- new style assolutamente falso. La traduzione letterale del titolo può trarre in inganno dato che non abbiamo visto- arrivo- ma –continuità- caratterizzata da un tempo circolare, un tempo senza un ordine umano che ricorda quello dei calendari di antiche civiltà. LEI Dalla sua spettacolare e geometrica casa lascia trapelare un dramma personale che sembra costringere il pubblico alla noia. Una fase di depressione post-traumatica assolutamente giustificata ma pesante e già vista mille volte sullo schermo. Troppa femminilità in una sola telefonata con la madre. Si aggiunga però che la donna protagonista è anche un’insegnate ed una esperta traduttrice e conoscitrice di lingue che l’esercito USA è costretto a –ricontattare- lasciando intuire una sua precedente avventura. In un altro film la stessa attrice
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Visualizzazione dei post da gennaio 29, 2017